FEMMINE
-Non vi sono che le "creature" che osano farsi il bagno del tutto nude. |
-Lo sai, sono di buona famiglia; papà era nella polizia segreta durante l'Impero. |
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-Primo: non mi piace che mi si baci sulla bocca. |
-Hai mica visto una camicia? |
-Dei riccastri come lui non ce ne sono mica tanti in giro: è anche, credo, sotto-tenente della riserva. |
-Dopo averlo sorpreso con mamma, mi sono stancata di lui. |
-'Na vorta, preferivo er champagne. |
-Questi maiali d'uomini!!!... |
-Ho mio fratello nella buoncostume. |
-Non è male avere degli amanti oltre che ad essere sposate. |
-Sembra che tutte le belle ragazze abbiano delle pulci: ora vedremo. |
-Sono inquietante: tutti gli uomini si voltano. |
-Una bestia priva di letteratura: ama gli uomini! |
-Mi piacerebbe scrivere dei romanzi se fossi forte in ortografia!... |
-Per scrivere occorre: carta, penna, inchiostro e... delle idee. Ho: l'inchiostro, la penna e la carta... dove ho messo le mie idee? |
-Andare a letto con un ispettore delle Belle Arti per avere dei riconoscimenti!... La mia penna non mangia di quel pane! |
-Le linee del mio disegno vibrano in onde ritmiche, si dilatano in chiassosi arabeschi per manifestare le Gioie, si orizzontalizzano per esprimere il Riposo e si dirigono verso le Tristezze in dolorose diagonali. |
-Villier de l'Isle-Adam?... Lo confondo sempre con Leconte de l'Isle, l'autore della Marsigliese. |
-La mia tavolozza è vergine da ogni macchia: non ho bisogno di materiali rozzi per assemblare delle anime fluide e dei paesaggi immersi in anomalie. |
-È una sgualdrinella, una sporca vacca, una mentalità disarmonica poco idonea ad omogeneizzarsi l'immaterialità della Bellezza Intangibile. |
-All'audizione salvatrice dei tiorbi e dei liuti, lungi dalle putredini della plebe brulicante ci esteriorizzeremo in Bellezza. |
-Come agitate nebbie, svaniranno le Alsazie piangenti e le Lorene care ai mercanti di vini tricolori, mentre in mezzo alle bianche Anarchie mediteremo, impavide. |
-Siamo donne deboli, ma sapremo poggiare la scala sociale sull'albero della libertà. |
-Colei a cui nessuno apre la porta sorridendo (Dante). |
[Traduzione di Massimo Cardellini]
Un grande ringraziamento al mio amico Henri Viltard
che mi ha dato una mano con alcuni problemi di lettura
delle didascalie e termini gergali.