LE MALIZIE DI PLICK E PLOCK
[Traduzione di Massimo Cardellini]
LE MALIZIE DI PLICK E PLOCK
LE MALIZIE DI PLICK E PLOCK
LE MALIZIE DI PLICK E PLOCK
Nato, il 30 luglio 1889 a Blankenberghe, in una famiglia benestante appartenente alla ricca borghesia fiamminga di Gand, Frans compie studi brillanti. All’Accademia di Gand (1907-1908) prende contatto con la povertà e anche coscienza dell’ingiustizia sociale.
Viaggiando molto (Inghilterra, Germania, Tunisia) e parlando tre lingue (frencese, tedesco e inglese) rimarrà sempre estraneo ai sentimenti nazionalisti. Verso il 1910 risiede a Parigi dove scopre un po’ per caso, l’incisione su legno (antica tecnica di stampa in bianco e nero). Offre i suoi primi disegni a L’Assiette au Beurre, di cui il redattore capo è l’anarchico Henri Guibeaux (1884-1938).
Quando scoppia la Grande Guerra, Frans Masereel riesce a fuggire alla mobilitazione generale del 1914. Si rifugia in Svizzera dove raggiunge Henri Guibeaux nel 1915. A Ginevra, si lega d’amicizia con Romain Rolland e Stefan Zweig. Là, collabora a La Feuille (rivista pacifista) per la quale, in tre anni, Masereel realizza quasi 1000 illustrazioni, leggendo la stampa ogni giorno e lavorando sino a tardi. È anche traduttore per la Croce Rossa.
Disegni ad inchiostro e incisioni su legno sono le sue armi contro “la grande carneficina”, soprattutto nelle due opere militanti Debout les morts [In piedi morti] e Les morts parlent [I morti parlano].
Illustra anche le poesie del poeta belga Émile Verhaeren, le opere di Romain Rolland e di Stefan Zweig. Nel 1916, con Claude Le maguet, un tipografo anarchico e disertore, una rivista pacifista Les Tablettes che uscirà sino al 1919.
Considerato disertore da parte dell’esercito belga, rotorna in Francia nel 1921. Abita a Parigi e, nel 1924, acquista nel quartiere delle chiglie in aria a Equihen una vecchia casupola. Partecipa nel 1932, al Congresso contro la guerra ed il fascismo ad Amsterdam. Nel 1937, compone grandi decorazioni murali per il padiglione del Belgio e per quello della Pace all’esposizione internazionale di Parigi.
Come numerosi artisti, Frans Masereel, che sosteneva non sono così esteta da sentirmi soddisfatto di non essere un artista, aderisce alla rivoluzione russa e le sue prese di posizione gli valgono di essere escluso da ogni riconoscimento ufficiale per molti anni. Effettua due viaggi in URSS nel 1935 e 1936. Militante attivo, è formatore artistico nel Circolo dei pittori dell’Unione dei Sindacati della Regione parigina e parte per la Spagna repubblicana durante la guerra civile.
Nel 1940, la casa di Frans Masereel a Equihen è occupata dai Tedeschi. Si ritira nel sud della Francia, prima ad Avignone e poi in un villaggio della Lot-et-Garonne) e si stabilisce a Nizza nel 1949. La sua produzione è sempre importante. Nel 1950 ottiene il Grande Premio Internazionale dell’Incisione alla Biennale di Venezia. È anche nominato membro dell’Accademia Reale del Belgio nel 1951.
Nel 1950, viaggio Nella Cina popolare e, nel 1959, assiste ad una grande esposizione in suo onore a Pechino. Riconosciuto mondialmente, Frans Masereel decede il 3 febbraio 1972 ad Avignone. Dei funerali nazionali hanno luogo a Saint-Amandberg (Gand).
Illustratore dei libri di Victor Hugo; Charles de Coster, Walt Whitman, Tolstoj, Tagore; Vildrac; Maeterlinck, Duhamel, Wilde, Vermeylen e Montherlant; l’opera di Frans Masereel rimane da riscoprire. Aveva una volta dichiarato di “aver trovato nell’incisione ciò che cercava per poter parlare a migliaia di uomini”.
[Traduzione di Massimo Cardellini]