MISERIA DEL CAVALLO
Disegno di NADAR.
-E questo è quello che ci chiama i suoi "fratelli inferiori"!...
[Steinlen]
-Cosa c'è ora? Brutta bestia!
[Steinlen]
-Ah! mi hai fatto prendere una multa, tu!!!
[Steinlen]
-Il Tribunale... visto... considerato Loi Gramont... condanna il qui presente a sedici franchi di multa.
-Ma signor Presidente, ricordatevi che eravate voi a dirmi di continuo: "Dai frusta! Dai frusta! Mi farai perdere il treno!...
[Steinlen]
UNA FINE
-In miniera, sino alla fine del mio ultimo respiro, senza aver mai rivisto la luce dl giorno...
[Roubille]
-E come ospizio, la palude, come esca vivente per la pesca delle sanguisughe.
[Roubille]
[Steinlen]
Il pesante carro trasporta un'enorme pietra
Il cavallo da tiro, sudando dal morso alla sottocoda
Tira ed il vetturale frusta, e l'acciottolato scivoloso sale
Ed il cavallo triste ha il petto sanguinante
E tira, traina, geme, geme, tira ancora e si ferma
La frusta nera sibila al di sopra della sua testa
È lunedì: l'uomo ieri beveva ai Porcherons
Un vino pieno di furore, di grida e bestemmie,
Oh qual è dunque la formidabile legge che consegna
l'essere all'essere e la bestia spaventata all'uomo ebbro!
L'animale sconvolto non può più muovere un passo;
Sente l'ombra pesare su di sé; non sa,
Sotto questo blocco che lo schiaccia
E questa frusta che lo colpisce
A cosa gli serva la pietra a cosa gli serva l'Uomo
Ed il vetturale non è più che una tempesta di colpi
Che cadono su questo forzato che tira le cavezze,
Che sbuffa, e non conosce né riposo né domenica.
Se la fune si rompe, colpisce con l'impugnatura,
E se la frusta si rompe, colpisce con il piede;
Ed il cavallo tremante, stravolto, storpiato,
Abbassa il suo collo lugubre e la sua testa smarrita.
Si ode sotto i colpi dello stivale ferrato.
Risuonare il ventre nudo del povero essere muto;
Rantola; sino a poco fa ancora si muoveva.
Ma non si muove più e la sua forza è finita.
Ed i colpi furiosi piovono. La sua agonia
Tenta un ultimo sforzo: il suo piede dà uno scarto,
Cade, ed eccolo spezzato sotto le stanghe...
E nell'ombra, menter il suo carnefice raddoppia i colpi,
Guarda Qualcuno dalla sua torbida pupilla
Dove si vede spegnersi lentamente, umile e spento,
Il suo occhio pieno degli stupori cupi dell'infinito
Dove vagamente riluce l'anima spaventosa delle cose.
Ahimé!.....
Victor Hugo
-Una zampa rotta, mio caro! Sono costretto a farlo abbattere sul posto! Una così buona bestia, che mi aveva fatto guadagnare più di seimila franchi!
-Allora, meritava pure una pensione di invalidità. Non avreste potuto trovar posto presso una dell evostre scuderie per accirdarle una vecchia nel verde?
-Volete scherzare? Dal momento che non poteva darmi più nulla, ci si sarebbe fatto beffa di me!...
[Roubille]
-Vi siete mai chiesto qualche volta, perché lo stabbio della stalla sa di buono, e quello della nostra scuderia puzza così tanto?
-Sì, è perché viviamo più vicino all'uomo.
[Roubille]
-Bravo, toro!!!
[Roubille]
-Ebbene! no, non ti aiuterò ad assassinare il duecentesimo cervo importato sulle terre e per la gloriosa festa della "Buona Duchessa"!
[Roubille]
-Ovunque il male! Ahimè, caro signore, ma non dimentichiamo che non abbiamo pagato il peccato originale!
-Poiché lo dite, bene! Ma lui, quale peccato originale deve pagare, il cavallo?
[Roubille]
-Tu te ne andrai da Macquart,
Io, andrò forse alla camera mortuaria
o altrove, o da un'altra parte.
A. Bruant
[Roubille]
-Liberato, lui! Io, quando?...
[Roubille]
[Traduzione di Massimo Cardellini]
LINK all'opera originale:
Misère du cheval
LINK ad un'altra opera di Roubille:
Pensées d'un Ventru
LINK ad un'altra opera di Steinlen:
Steinlen, La visione di Hugo, 1902