Carl Maria Seyppel
Re, Regina, Principe
Racconto umoristico Egiziano dipinto e scritto secondo natura
l'anno 1302 prima della nascita di G. C.
RE-REGINA-PRINCIPE
Racconto umoristico Egiziano
Dipinto e scritto secondo Natura
L'anno 1302 prima della nascita di G. C. da
C. M. Seippel
Pittore e poeta alla corte di fu sua Maestà il re
Rhampsinit III
Memphis, via delle Piramidi N. 36. 1° piano
Rivolgersi in portineria (è gentile, è cortese,
è... sulle scale).
Dusseldorf, Félix Bagel.
Rhampsinit il vecchio sovrano
Ahimè ha reso l'anima,
E io per guadagnarmi il pane
Rimo e declamo
Moltissimi epigrammi.
Rhampsinit, in verità
Nella magnificenza
Della sua regale bontà
Si degnò in compenso
Di procurarmi l'agiatezza.
Tuttavia il nuovo re
Non mi ha nominato poeta
Della sua corte, e parola mia
Quando il soggetto si presta
A vendicarmi mi intestardisco.
Mi tratta con disprezzo
Come un infimo poeta,
Perché libero scrittore
Ho svelato il suo crimine
Al popolo che egli opprime.
Ma stai in guardia a tua volta
Sovrano bonario,
Saprò un giorno vendicarmi
Se non vuoi farmi
Tuo poeta ordinario.
I Parte
Il re è morto
RHAMPSINIT
Re degli Egiziani
Della ventesima dinastia,
Il più caduco dei cittadini
Dissipa in piaceri la sua vita.
Ha posto in luogo sicuro e il suo trono e sua figlia
Il suo genero lo sostituisce
come capofamiglia
Regge in una mano
il liquore delle dame
E con l'altra il castigo.
Popoli e donne
sono in questo modo diretti
Così cortesemente
Che il tesoro prospera
E il re diventa nonno.
Rhampsinit radioso quasi svenne
di piacere.
La gioia e la felicità in Egitto esplosero
E tutti gli Egiziani presto si ubriacarono
Anche l'autore ha lo spirito vacillante
Ecco il perché di questa pagine sbilenca...
Tutto passa tutto finisce
E il grande Rhampsinit, così potente e così forte
Un bel mattino fu ritrovato morto!!!
Ah! Le entrate si abbassarono terribilmente
E molte banche crollarono istantaneamente.
Senza troppo commuoversi
I grandi naturalisti
E sapienti erboristi
Si misero in dovere
Ad esercitare il loro sapere
Ognuno a piacere manipola la mortale spoglia
Senza rovinarla troppo
Infine la cosa è fatta
La si ricopre di fiori
di gioielli di valori
E questo povero scheletro
Assume un aspetto festaiolo.
E il carro lentamente, segue i cortei funebri
Mentre Rhampsinit piange nelle tenebre
E altri si fanno flagellare le vertebre
Il re dorme sotto questo duomo
E il regno
Ne vuole vivamente uno nuovo
Ben più giovane e più bello.
Rasa del trono erede e senza più ragionare
Il suo sposo Ruppsippos sogna di governare
Il pezzente! E approfittando di un pranzo allegro
In cui il liquore antico
al suo cuore comunica
Una gioia angelica
L'amore deve, vedi, poetizzarsi
E suggelliamo presto una pace durevole
Gli dice, Rasa moglie mia adorabile
Con un amorevole e caldo bacio.
Vi sono pesi troppo gravosi per la tua graziosa testa,
Il nostro figlio benamato ti dà molte preoccupazioni
E conoscendo le leggi del dovere coniugale
Voglio aiutarti, Rasa. Passami la corona.
Ah! ecco dunque scoperto il movente
Tu re! Lo dici e osi pensarlo, hai lo spirito sconvolto?
Basta così! Vecchia mia sono il tuo padrone e tuo superiore,
Ah! la vostra audacia è senza eguali, ma piangerete il vostro errore.
Della prigione Rasa minaccia
Lui di prendere un gran coltello
E la discordia con ardore
Soffia un vento sterminatore
Vanno ognuno ad un angolo
Furente e a pugni chiusi
Uno schiavo accorre ventre a terra
Per informare il ministero
dell'imminenza della guerra
Raffo, questo il nome del primo dei ministri
Uno stupido orgoglioso, il maestro dei pedanti
e la sua parlantina bugiarda, ben più del suo talento
Al re l'ha designato ad una carica eminente
Dapprima trema poi raduna
Rapidamente il parlamento
Ogni deputato sul suo cammello avanza
Nessuno volendo mancare alla grande seduta
Con suo figlio Ruppsippos si diverte
Gli racconta i suoi progetti:
Vuole con sottigliezza e astuzia
Conquistare il cuore dei sudditi
Conosce l'umana debolezza
La stessa di oggi e di un tempo
E distribuisce con generosità
Le ricompense e le croci
Ma con spirito pratico
Che fa loro il più grande onore
Quest'ultimi vanno a vendere la reliquia
Al rigattiere
Ruppsippos che la sua polizia poco novizia
Istruisce con cura ogni giorno
Si dice: hanno malizia e vizio
Devo cercare un altro approccio
Da quel momento nel silicio più duro della roccia
Fece intagliare la sua croce
Poi fece affiggere:
"Decreto. Le decorazioni
Saranno d'ora in poi inculcate
Con semplici applicazioni
Della nostra potente effigie
Leggermente al calore incandescente
Sul cuore dei sudditi
Detto fatto e firmato da Ruppsippos".
Ma la cosa più buffa in verità
È che coloro che si risolsero di ricevere questa celebrità
Malgrado la sua durezza
gridarono evviva più che poterono.
Rasa in preda ad ansie crudeli
fece chiamare i suoi fedeli.
Della sala, i pilastri sordi
Risuonano al rumore dei discorsi
Dei fischi, dei bravo, dei colpi vengono scambiati
I pareri si ritrovano divisi a metà.
Da questa parte vediamo di Rasa i sostenitori
Dall'altra di Ruppsippos i guerrieri insolenti.
Raffo immediatamente dell'assemblea
È proclamato il presidente
Un campanellino incrinato
Lancia a distesa il suo tintinnio.
Nessuno sa da dove cominciare
Ognuno vorrebbe dire una cosa bella
Per essere sicuro di meglio estromettere
il suo nemico comune
Ma nessuno osa.
Perdio, dice Ruppsippos che con rapido movimento
Salta alla tribuna senza paura, senza alcun timore.
"Popolo", egli dice, "la saggezza degli dei
Detta legge alla nostra intelligenza
E si rivela ai nostri sensi curiosi
Sempre attraverso la voce dell'umile innocenza
Prendiamo il nostro caro figlio
Dalla sua graziosa voce
Ascoltiamo ogni grido
È Dio che lo commanda".
Il popolo in grida di approvazione scoppiò
Con voce unanime la grossa nutrice
Recò il principe magnanimo
Padre dammi una dolce caramella
E stai pur certo
Che sarai re.
La cosa fu decisa così rapidamente
Rasa si fece molta bile e gli fece proclamare in città:
A domani l'incoronamento.
[Traduzione di Massimo cardellini]
LINK al documento originale tradotto in francese:
Roi, reine, prince: récit humoristique égyptien peint et écrit d'apres nature, l'an 1302 avant la naissance de J. C.
LINK al documento originale in tedesco:
Er, Sie, Es