LA GIORNATA DEL PROLETARIO
Riprendendo il discorso accennato con il Signor Allineato, Monsieur Rallié (1898), e cioè che la produzione di stampe di Epinal sia improntata inevitabilmente per il suo carattere nazional-popolare, ad una certo conservatorismo politico e religioso, troviamo ampia conferma in un suo uso in senso politico partitico proprio in questa storia illustrata in 12 vignette a base di didascalie e risalente addirittura al primo dopoguerra e precisamente, come ci indica l'ultima vignetta, al periodo della presidenza di Alexandre Millerand (1859-1943), che fu presidente della repubblica francese per il periodo 1920-24 proveniente dal partito socialista (sul genere di socialismo professato da questo partito raccomandiamo caldamente il numero di L'Assiette au Beurre del 1905: interamente illustrato da Hermann-Paul nel 1905: Monsieur Morale Cocu et socialiste).
Lo slogan finale inneggiante al Partito Nazionale è addirittura di una attualità sconvolgente e fa pensare inevitabilmente alla sceneggiata rappresentata dalla cosiddetta politica che per quanto faccia per tentare di mutare nel corso del tempo le proprie sigle non muta però mai di ragione sociale o... merceologica. Se non si trattasse di mero materiale propagandistico avrebbe meritato di comparire proprio in un numero di L'Assiette au Beurre un ventennio prima il tutto condito in modo sarcastico.
Morale della favola, cambiano i suonatori ma la musica è sempre la stessa, e non da oggi ovviamente. Ciò ci evita di arrovellarci la testa chiedendoci come andrà a finire, il passato parla talmente chiaro da ritrovarcelo tale e quale nel futuro. Per i salariati per lo meno è addirittura limpidida, tutto concorre nell'incatenarli al lavoro a vita ed in condizioni di progressivo peggioramento, chi ha dato, ha dato, ha dato...
Per schiarirsi le idee, si fa un bicchierino ed ingoia... l'imposta sugli alcolici.
Si reca al lavoro acquistando così l'imposta sulle biciclette, pur premendo l'imposta sulle prestazioni.
Pago ora allo Stato 3 franchi per ogni operaio e bisogna che li recuperi.
E l'operaio si inchina un po' più per acquistare... l'imposta sul lavoro.
Fa colazione con un pezzo di pane sfregato con dell'aglio e insaporito con un po' di sale,
eccita il suo appetito con... l'imposta sul sale.
A mezzogiorno va a pranzo: si siede sull'imposta sul mobilio, e, per calmarsi, beve... l'imposta sulle bevande.
La sera, tornando dal lavoro, approfitta di qualche momento prima di cena per vangare un pezzo del suo piccolo orto, coltivando... l'imposta fondiaria.
Sua moglie ha servito la zuppa, ma si fa notte e bisogna accendere... l'imposta sulle candele.
Va a letto, stanco, sperando di aver saldato tutte le imposte, ma ecco suo figlio che si mette a gridare! Per calmarlo, gli occorre dell'acqua zuccherata e paga l'imposta sugli zuccheri.
Infine, si addormenta, ma non tarda ad essere schiacciato da un peso sullo stomaco... è l'imposta supplementare comunale.
Tutto ciò permette che le imposte siano pagate a dei ministri sedicenti socialisti, come Millerand, che si concedono così tartufi e vini spumanti di Samo.
Bisogna che le imposte siano pagate dall'insieme dei contribuenti, però sopprimendo tutte le spese inutili dello Stato, il Partito Nazionalista si sforzerà di diminuire i carichi del popolo e ripartirli più equamente.
[Traduzione di Massimo Cardellini]
Link da cui è stato tradotta la presente opera:
La journée du Proletaire
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