Documentazione dei processi di sintesi e di interazione profonda tra arte grafica e letteratura nel corso del tempo e tra le più diverse culture.
Wilhelm Busch
I ladrucoli di miele
«Dai,» dice Peterl a Hansel, «andiamo all'alveare del vicino, è pieno fino all'orlo del miele più bello!»
E infatti vanno e guardano lascivamente l'alveare del vicino.
«Lo prenderemo in un istante», dice Peterl, afferra l'alveare e lo solleva, ma in un attimo i due leccatori sentono una puntura sul naso, che sembra venire dal nulla.
«Ah, ah», dice il vicino, che accorre alle urla, «avete preso nota di come funziona il furto del miele, ora correte a casa con il vostro promemoria».
E hanno portato con sé un promemoria appropriato, di modo che nessuno riconosce l'altro.
E la mamma ha visto come sono tornati a casa!
All'inizio il padre li ha rimproverati violentemente, ma poi ha voluto
aiutarli, ma è stato vano, e i due hanno continuato a urlare
come se fossero infilzati su uno spiedo.
Sedevano gemendo davanti al loro pasto preferito, una ciotola piena di gnocchi profumati. Ma il padre continuava a pensare a come estrarre i due pungiglioni che le api avevano lasciato e come aiutarli.
Poiché il fabbro del villaggio è il più intelligente, il padre porta da lui Peterl e Hansel. Il fabbro è un uomo risoluto, afferra il pungilione dell'ape con un grosso paio di pinze e lo tira fuori con gioia.
La cosa più importante era stata fatta, ma le ferite lasciate dalle spine dovevano essere curatela cosa principale era fatta, solo le ferite lasciate dalle punte dovevano essere curate prima, e così il Dottor Bauxel venne e mise un grosso cerotto su ogni naso.
Ci vollero due o tre settimane a letto prima che migliorassero del tutto.
Ma alla fine si rimisero in salute e, davanti a una ciotola piena di gnocchi, giurarono solennemente di non andare mai più in un alveare. E tutti i bambini dovrebbero ricordarselo, perché le api pungono ancora ogni giorno, e non sempre c'è un uomo risoluto come il fabbro a portata di mano che può aiutare con le conseguenze dello spuntino.
[Traduzione e cura grafica di Massimo Cardellini]