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Documentazione dei processi di sintesi e di interazione profonda tra arte grafica e letteratura nel corso del tempo e tra le più diverse culture.

Saggio su riviste storiche illustrate. Storia del "Charivari".

STORIA del Charivari

charivari-daumier.jpg

Daumier- Uomo che legge il giornale Le Charivari 




Daumier_poires.jpgLe Charivari
fu un giornale satirico fondato da Charles Philipon, insime a Louis Desnoyers come redattore in capo. Il giornale ottenne un successo immediato e insperato. Essenzialmente ribelle,
Le Charivari sostiene venti processi sotto il regno di Luigi Filippo. In ragione della sua opposizione al governo di Luigi Filippo, Le Charivari contava un grande numero di abbonati tra il partito legittimista. Tuttavia, nel 1833, perse 800 sottoscrittori realisti a causa delle sue rivelazioni circa il matrimonio segreto e la gravidanza della duchessa di Berry.


Nel 1835, la libertà di stampa fu ristretta, a seguito all'attentato di Fieschi. Costretto ad un deposito di 100.000 franchi, Le Charivari dovette sottoporre i suoi disegni all'esame della censura. Il testo ed i disegni persero subito il loro piccante interesse. Dopo una serie di difficoltà finanziarie, Le Charivari fu acquistato da Armand Dutacq, direttore fondatore di Siècle. Dutacq sollevò il giornale dalla sua decadenza modificando il personale della redazione. Altaroche assunse presto la direzione del Charivari a cui si aggiunsero Eugène Guinot, H. Lucas, Albéric Sécond, il poeta satirico L.-A. Berthaud, il poeta Hégésippe Moreau, Alphonse Esquiros e Emile de la Bédollière.


Nel 1838, dei dissensi portarono ad un cambiamento nella proprietà del giornale e nel personale della redazione. Altaroche conservò il titolo di redattore capo e assunse come collaboratori Albert Cler, T. Delord, Am. Achard, Louis Huart, Clément Caraguel, Laurent-Jan, F. Pyat, Ph. Audebrand e Moléri.



Il 24 febbraio 1848 aprì un'altra epoca per
Le Charivari: rispettare i vinti e lottare contro le forze rivoluzionarie. Gli editori del giornale impostarono una nuova politica più moderata di quella del passato. Qualificandosi di "Conservatore, ma sinceramente liberale", Le Charivari attacco i capi dei club e si fece beffe di tutte le eccentricità dell'epoca.


L'elezione del Principe Luigi Napoleone modificò ancora una volta gli orientamenti del foglio satirico. Le nuove leggi sulla stampa del 2 dicembre misero una sordina alla ardente polemica di Le Charivari. Dopo alcuni giorni di attesa, il giornale riapparve sotto la direzione di Louis Huart, T. Delord, Cl. Caraguel e Arnault Frémy.


"La barricade", Histoire de la France: les temps nouveaux, DC 38.H486 1970 v. 2 SMRS

Nel 1858, Le Charivari aumentò il suo formato e aggiunse nuovi collaboratori ed illustratori: Pierre Vèeron, Henri Rochefort, Albert Wolff, L. Leroy, Ad. Huart, G. Naquet, P. Girard, J. Denizet, Zabban, e quattro caricaturisti provenienti dal Journal amusantVermier, Darjou, Pelcoq, Hadol.

 

Durante quasi tutto il secondo Impero, i giornalisti del Charivari si concentrarono sui costumi del giorno piuttosto che sulla politica, ma alla finedi quest'epoca il giornale ritrovò la sua opposizione repubblicana e le sue convinzioni anticlericali. La redazione fu diretta da Henry Haret, Leroy, Philibert Audebrand, Charles Bataille e i principali caricaturisti furono Valère Morland, Paul Hadol, Darjour, Cham e Daumier.



Caricature de Louis Philippe comme poire, Le règne de Louis-Philippe, DC 267 .R62 1969 SMRS

Durante l'occupazione di Parigi da parte dei Tedeschi, nel 1870, molti giornali parigini non uscirono. Durante la Comune, si pubblicarono in Le Charivari molti articoli in cui si protestava contro l'organizzazione delle elezioni del Comitato centrale della guardia nazionale.


A partire dal 1880, Le Charivari perse lentamente i suoi lettori e nel 1893 il giornale scomparve del tutto anche se si udirono gli echi del titolo sino alla seconda guerra mondiale nel titolo del giornale inglese Punch, che si dava come sottotitolo "The English Charivari".

 

 



BIBLIOGRAFIA


Histoire générale de la presse française [Storia generale della stampa francese]. Pubblicata sotto la direzione di Claude Bellanger, Jacques Godechot, Pierre Guiral et Fernand Terrou, Parigi, Presses Universitaires de France, 1972.


Larousse, Pierre, Grand Dictionnaire Universel du XIXe Siècle, [Grande Dizionario Universale del XIX Secolo], Parigi, Administration du Grand Dictionnaire Universel, 1900.

 



[Traduzione e ricerca iconografica di Massimo Cardellini]


LINK al post originale:

L'histoire du Charivari

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