Documentazione dei processi di sintesi e di interazione profonda tra arte grafica e letteratura nel corso del tempo e tra le più diverse culture.
"L'uomo dai cento mila scudi" e altre storie ad immagini di Gustave Doré
Le journal pour rire, n° 102, 12 gennaio 1850. Fonte: Töpfferiana.
Nello stesso momento in cui pubblicava i suoi albi di fumetti per Aubert & Cie, Gustave Doré collaborava alla rivista Le Journal pour rire. Il giornale, così come la casa editrice, erano entrambe dirette dallo stesso uomo, Charles Philipon. Nelle sue opagine, Doré creò, tra altre cose, delle storie ad immagini. Alcune furono riprese più tardi in Le Petit Journal pour rire, pubblicazione che seguì al suo fratello maggiore nel 1856. Riproduciamo qui di seguito alcune di queste pagine.
"L'Homme aux cent mille écus", disegnata da Doré dal testo di un certo E. Bourget, è pubblicato in Le Journal pour rire in cinque puntate, tra gennaio e giugno juin 1850 [1]. Questo lungo racconto su alcuni numeri avevano avuto gli onori della prima pagina del giornale sin dal suo lancio.
Come ha fatto notare David Kunzle, questa storia ad immagini presentata come una "imitazione inglese" è ampiamente ispirata ad un'altra intitolata "Mr. Crindle’s Rapid Career upon Town", frutto della collaborazione tra lo scrittore Albert Smith e il disegnatore H. G. Hine [2]. La storia di Doré ha ricopiato alcune vignette apparse in nove puntate sulla rivista inglese The Man In The Moon del 1847. Questo mensile di piccolo formato aveva la particolarità di offrire dei "fumetti" (bandes dessinées) a puntate stampati su grandi pagine ripiegate in 5 [3].
"Mr. Crindle’s Rapid Career upon Town – Part the Ninth", The Man In The Moon, 1847. Fonte: eBay.co.uk.
In quest'ultimo episodio delle avventure del signor Crindle, si riconoscono alcune vignette che Doré ha ripreso per la sua seconda scena onirica.
L'ultima vignetta è anch'essa ricopiata dal disegnatore alal fine di "Une Ascension au Mont-Blanc".
La storia disegnata da Doré racconta la vita di un giovane chiamato Narcisse Pomponet che ha da poco ereditato una forte somma. Gli intermezzi umoristici si seguono, senza veramente intrigo, a piacere delle fantasie di questo nuovo ricco. Seguiamo così l'eroe chiamato in modo appropriato agghindarsi (se faire pomponner), cambiare il suo guardaroba e approfittare delle nuove attività alle quali può oramai accedere, non senza qualche disavventura. In una seconda parte, Pomponet si innamora di una dama vista ai Champs-Elysées che cercherà in seguito di ritrovare sino in Inghilterra, senza successo.
La ricchezza e la varietà della tavolozza grafica di Doré si ritroverà nei suoi albi seguenti. Il giovane disegnatore alterna i punti di vista e le prospettive, si sofferma a volte sul dettaglio di un semplice oggetto (una mano, un rasoio, un sigaro), offre un panorama brulicante disegnato a zampe di mosca (l'avenue des Champs-Elysées), integra delle scene oniriche, o scompone la facciata di un immobile alla maniera di un panottico.
"L'Homme aux cent mille écus" fu ripreso dieci anni dopo in Le Petit journal pour rire. Questa versione, che riproduciamo di seguito, fu ridotta a 91 disegni contro i 150 dell'edizione originale [4].
La seconda storia che riproduciamo fu pubblicata due anni dopo su una doppia pagina di Le Journal pour rire (n° 37) del 12 giugno 1852 (e ripreso in Le Petit journal pour rire n° 229 del 1860). "Une Ascension au Mont-Blanc, comme quoi l’on peut trouver le bonheur sous la neige" [Un Ascensione sul Monte Bianco, ovvero come si può ritrovare la felicità sotto la neve] è annunciata come il "frammento dell'albo di un giovane borsista".
Narrato in prima persona, riprende di fatto lo stesso personaggio Narcisse Pomponet di "L'Homme aux cent mille écus", di cui si riconosce il taglio dei capelli e il monocolo. Il giovane rovinato e sull'orlo del suicidio decide di recarsi in Svizzera per gettarsi dall'alto dall acima della catena delle Alpi. Deluso dalle promesse turistiche di questo paese, sarà salvato da una valanga e troverà l'amore... Non avendo potuto verificare, è molto probabile che quest'altra storia di Doré sia anch'essa ispirata dalla rivista The Man In The Moon — l'ultima vignetta della tavola inglese riprodotta più in alto è identica a quella con la quale Doré conclude "Une Ascension au Mont-Blanc".
Questa storia ricorda quella dell'albo che Doré pubblicò l'anno precedente, Dés-agréments d’un voyage d’agrément. Ma queste pagine di Le Journal pour rire non hanno né l'eccentricità né l'inventiva dell'albo uscito presso Aubert, anche se Doré non può impedirsi di includervi alcune strizzatine d'occhio auto-referenziali.
Così, in "Une Ascension au Mont-Blanc", Doré rinvia in due occasioni alla sua precedente storia "L'Homme aux cent mille écus": la prima volta quando, sostando in uno chalet perduto tra le montagne svizzere, l'eroe scopre un numero di Le Journal pour rire sulla cui prima pagina è pubblicato "L’Homme aux cent mille écus", e la seconde volta, il personaggio dai grandi baffi nelle ultime vignette (con il quale l'eroe si trova coinvolto nella vanlanga e che diventa suo testimone di nozze) è lo stesso che ossessionava Narcisse Pomponet lungo le sue avventure. Divertendosi come sua abitudine con le convenzioni del racconto, Doré telescopa le sue storie, imgarbuglia le frontiere tra la fiction e la realtà e introduce qui i primi personaggi ricorrenti del fumetto!
Gustave Doré, "Une Ascension au Mont Blanc", Petit Journal pour Rire, n° 229, 1860. Fonte: BMVR de Nice.
Lista delle storie di Gustave Doré in Le Petit journal pour rire (con la loro data di prima pubblicazione quando abbiamo potuto reperirla):
- "Recette pour se marier dédiée aux célibataires", Le Petit journal pour rire, n° 5, 1856 ;
- "Impressions de voyages. À propos du départ pour les eaux de Bade, Wiesbade, et autres, à l’usage des Bade-eaux", Le Petit journal pour rire, n° 11, 1856;
- "De l’influence de la propagation du violoncelle, à l’exemple de M. Offenbach", Le Petit journal pour rire, n° 15, 1856 ;
- "Voyage en Allemagne", Le Petit journal pour rire, n° 221 e 222, 1860 (Journal pour rire, n° 170 del 2 maggio, n° 171 del 9 mai e n° 175 del 6 giugno 1851);
- "L'Homme aux cent mille écus, imitation anglaise", testo di E. Bourget, Le Petit journal pour rire, n° 223, 224, 225 e 226, 1860 (Journal pour rire, n° 102, 106, 111, 115 et 124, 1850);
- "Une Ascension au Mont Blanc", Le Petit journal pour rire, n° 229, 1860 (Journal pour rire, n° 37, 12 giugno 1852) ;
- "Manières d’élever les Ours et de s’en faire dix mille livres de rente", Le Petit journal pour rire, n° 230, 1860;
- "Les Eaux de Baden", Le Petit journal pour rire, n° 231, 1860 (Journal pour rire, n° 129 del 20 luglio, n° 131 del 3 agosto, n° 132 del 9 agosto, n° 133 del 16 agosto 1850);
- "Les Vacances du Collégien", Le Petit journal pour rire, n° 239, 1860 (Journal pour rire, n° 51, 18 settembre 1852).
Gustave Doré, "De l'influence de la propagation du violoncelle", Le Petit Journal pour rire, n° 15, 1856. Fonte: BMVR di Nizza.
Per completare questa lista, vedere anche "Une heureuse vocation", il racconto autobiografico di Doré apparso in Le Journal pour rire, n° 54, del 9 ottobre 1852, consultabile sul sito Coconino Classics.
Un'altra storia ad immagini di Doré apparsa in Le Journal pour Rire: "Histoire d'une invitation à la campagne" fu pubblicata in tre puntate (una doppia pagina ogni volta) sui numeri 55 (17 febbraio), 59 (17 marzo) e 60 (24 marzo). Essa narra il noioso soggiorno del Signor Berniquet, cittadino incallito, invitato in campagna dal suo amico il Signor Godinot…
Gustave Doré, "Histoire d'une invitation à la campagne" (I), Le Journal pour Rire, n° 55, 17 febbraio 1849. Fonte: Gallica
Gustave Doré, "Histoire d'une invitation à la campagne" (II), Le Journal pour Rire, n° 59, 17 marzo 1849. Fonte: Gallica
Gustave Doré, "Histoire d'une invitation à la campagne" (III), Le Journal pour Rire, n° 60, 24 marzo 1849. Fonte: Gallica.
NOTE
[1] Per essere precisi, in Le Journal pour rire n° 102 del 12 gennaio, n° 106 del 9 febbraio, n° 111 del 16 marzo, n° 115 del 13 aprile e n° 124 du 15 giugno 1850.
[2] Altro esempio di prestito inglese della stessa epoca, Nadar riprenderà The Tooth-Ache, disegnato da George Cruikshank (D. Bogue, 1849) con il titolo "Le mal de dents" in Le Journal pour rire del 14 febbraio 1851. Questa sequenza fu ripresa in Le Petit Journal pour rire, n° 4 del 1856.
[3] Vedere David Kunzle, Father of the Comic Strip: Rodolphe Töpffer, University Press of Mississippi, p. 163. Ma anche David Kunzle, "Caricatures et bande dessinée. Autour du Journal pour rire, 1848-1855", in Doré: l’imaginaire au pouvoir (dir. Philippe Kaenel), Musee d’Orsay / Flammarion / Musée des beaux-arts du Canada, 2014, p. 50-51.
[4] Una ricomposizione di una decina di vignette tratte da "L'Homme au cent mille écus" era già apparsa con il titolo "Il faut souffrir pour être… laid" in Le Petit journal pour rire, n° 16 del 1856.
" L'Homme aux cent mille écus " et autres histoires en images de Gustave Doré
En même temps qu'il publiait ses albums de bande dessinée pour Aubert & Cie, Gustave Doré collaborait à la revue Le Journal pour rire. Le journal, comme la maison d'édition, étaient tous deux...